mercoledì 2 settembre 2015

Verità


La verità.
Questa immagine... non fare come Repubblica, Corriere e compagnia bella che hanno evitato di pubblicarla, mettendo un surrogato con un soldato che tiene in mano il bimbo, solo in parte visibile.
Una consolazione? No... Semplicemente le parole non bastano... I razzisti son sempre più. Sempre più in Italia come nel resto d'Europa.
E forse, anzi probabilmente questa immagine non li cambierà. Loro sempre più razzisti, noi mosche bianche in mezzo ad un mare di morte...
C'è un però... serve oggi più che mai dire e proclamare la verità. E farla vedere in faccia ai tanti indifferenti. Una verità che non si basa più sulle parole. Perché le parole non bastano più.
E tutto questo non si può accettare. Mi dispiace ma non si può davvero accettare.
Non ne posso più di un paese di razzisti incapaci di accogliere chi viene da guerre, conflitti e fame... quella vera.
Non ne posso più di feste o festini, di cazzate e di tante stronzate, di turiste che scrivono andando a Lampedusa "andiamo ad affondare barconi" o di gente frustrata oltre che ignorante che su facebook crea gruppi da centinaia di migliaia di persone per congratularsi per i morti rpovenienti da altri paesi.
Non ne posso più del nostro cortile stretto e chiuso, non ne posso più del razzismo e delle lotte senza quartiere di quattro bifolchi.
Non ne posso più di belle auto, di yacht, di ville e villette di fronte a tutto questo.
Non ne posso più delle nostre stronzate da radical chic.
Non ne posso più delle reti di frontiera, non ne posso più di chi marchia persone.
Sono stato in vacanza a Menton e ho potuto vedere quel campeggio nel bosco passando in auto... già perché noi bianchi targa italiana fiammante siam passati senza alcun controllo, dritti dritti in Francia...
Loro no. A dieci metri dal confine, chiusi in una pineta stretta tra la montagna e il mare.
Questo è un grido, un grido di morte. Quel bimbo. La stessa età di Margherita. Giace sulla spiaggia ed è morto. E noi a far nulla. Nulla per la Siria. Nulla per lui. Nulla per i 12 morti nel naufragio, nulla per i 2.300 morti del canale di Sicilia dall'inizio dell'anno.
Nulla per chi ci sta accanto. Quelle persone che non sono migranti, SONO ESSERI UMANI.
Come un uomo sulla terra... diceva un documentario di qualche tempo fa...
Per il bimbo posso solo sperare e pregare, per noi e per tutti, beh... posso solo augurarmi uno sprazzo di umanità.
E che la vita ci dia il coraggio di essere sempre persone su questa terra incapaci di chiudere gli occhi, con il coraggio in mano.
Già perché la morte di un bimbo, immagini come questa, non possono essere un contentino alla nostra putrida coscienza... Devono farci tacere, farci vergognare e poi farci agire.
Ai razzisti, agli ignoranti, a coloro che son chiusi nelle loro inutili fortezze... beh dico di tacere, non commentate perfavore. State zitti.
L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte... E questo meraviglioso bimbo, la sua sofferenza, i suoi sogni si saranno pure infranti nel mare, ma la sue speranze possono e debbono vivere in noi. La sua immagine deve rimanere una costante nelle nostre vite.
A cambiarci e a renderci migliori, uomini e donne capaci di amare

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