martedì 7 maggio 2013

IUS DEFICIENTI

Stamattina ho accompagnato Ale all'asilo.
Appena entrato è stato accolto da un bimbo cinese e da una bambina africana. Lui li ha abbracciati e poi si è messo a giocare, come sempre.
Se c'è una cosa che non sopporto è il razzismo, soprattutto quello evidente ed ostentato.
Non ho mai creduto ad inutili distinzioni tra italiani e non italiani. Non ho mai pensato che il mondo possa essere diviso tra italiani e stranieri.
Non lo credo e non lo crederò mai. Ho sempre preferito una divisione tra oppressi ed oppressori, gli uni la mia patria gli altri i miei stranieri, come diceva Don Lorenzo Milani.
Però in questi giorni, quando vedo gli sterili dibattiti sullo IUS SOLI, la cittadinanza ai bimbi nati in Italia, mi incazzo come una bestia.
Soprattutto non sopporto come viene ingiustamente trattata Cecile Kyenge, che ha la sola colpa di avere la pelle nera e di aver proposto una legge sacrosanta.
Una volta il razzismo non era ostentato, oggi invece assessori, parlamentari, politici e pubblici ufficiali fanno a gara a chi è più razzista. Da Gasparri a La Russa, da Borghezio al presidente della Regione Veneto. Senza ritegno, esprimono opinioni dichiaratamente razziste.
Ed è terribile che non siano in pochi a spalleggiare, a difendere, ad appoggiare tali emerite cazzate. Quasi a rimarcare che si, siamo un paese stupidamente razzista, immerso nella merda dell'ignoranza.
Eppure... Eppure oggi mi vien voglia di.chiamarli deficienti. Letteralmente deficienti, cioè che gli manca qualcosa, carenti. Cosa non possiedono? Forse delle nozioni di base. Forse non sanno i poveri politicanti (e i tanti caproni ignoranti che gli vanno dietro come animali addestrati) che prima di essere italiani, giapponesi, ivoriani o brasiliani, siamo esseri umani e condividiamo il comune percorso dell'uomo a prescindere dal paese in cui siamo nati o dalla provenienza dei nostri genitori.
Mi dispiace, ma questa ignoranza, questa deficienza, non la giustifico. Non la comprendo proprio. E' un'ignoranza profondamente razzista e insensata.
Soprattutto c'è chi ne fa una battaglia valoriale, come chi proclama che "mai una legge sul diritto di cittadinanza sarà adottata in Italia". Ma di quali valori è portatore il senatore Gasparri che annuncia tali cazzate? Al senatore che si professa tanto cristiano, quando gli fa comodo, vorrei ricordare un passo del Levitico: " Come un nativo del paese sarà per voi lo straniero che dimora con voi: tu l'amerai come te stesso, poiché foste stranieri in terra d'Egitto." Già, come un nativo del paese, cioè lo IUS SOLI.
In fondo è facile cacciare fuori gli stranieri, il diverso, l'oppresso. In fondo è facile scegliere di ghettizzare di fare quartieri dormitorio per quegli stranieri che volentieri sfruttiamo per raccogliere i pomodori che mangiamo a tavola. In fondo è facile essere sazi e sicuri e vedere l'altro come il nemico.
Ma ricordate sempre che le grandi civiltà sono campate sull'incontro reciproco, sulla conoscenza incrociata. Quando ci si chiude in noi stessi, si fallisce. Continuate a rinchiudervi nei vostri recinti, creperete tutti nelle vostre inutili fortezze.
Per fortuna i bambini come al solito ci insegnano una strada splendida, l'unica sensata, ovvero l'accoglienza. E ci insegnano che lo IUS SOLI è già un dato di fatto. Ma anche che lo ius deficienti è ben radicato in quegli adulti incapaci di riconoscere l'unica vera e sacrosanta verità. Che siamo tutti esseri umani.